martedì 28 aprile 2020

Sogno o fantasia?

Davide Santoro in un articolo pubblicato il 27 gennaio 2020 dalla Gazzetta dello Sport parla delle differenze tra il termine sogno e fantasia.
Il giornalista parte dal presupposto che entrambe le parole hanno un'origine comune:la visualizzazione, ovvero quel processo mel quale "vediamo" nella nostra mente cosa vorremmo succedesse a noi.
La differenza sostanziale incomincia dopo che abbiamo realizzato la visualizzazione.
Infatti quando sogniamo ci chiediamo se ce la faremo, se non è troppo tardi, e a volte rimaniamo fermi a cercare di comprenderlo.
Quando fantastichiamo, invece, rimaniamo in balia delle immagini e quando terminiamo la fantasia proviamo un "sospiro" di nostagia perchè la sentiamo  lontano da noi.
Inoltre, il sogno rispecchia ciò che ci capita nella vita reale, rielabora le esperienze passate, non si può controllare e spesso lascia dei messaggi che dobbiamo interpretare; mentre la fantasia può anche essere controllabile e nasce dalla nostra mente in situazioni particolari ed in modo istintivo.
Si sono anche riuscite a fotografare le zone del cervello associate ai sogni e alle fantasie. La ricerca, pubblicata sul "Journal of Sleep Research", è stata portata avanti da un guppo di ricercatori dell' "Ospedale San Raffaele" di Milano e del "Dipartimento di Scienze della Salute" dell'università degli studi di Milano.
I ricercatori hanno usato la risonanza magnetica per monitorare l'attività celebrale di alcuni volontari quando si confrontavano con la narrazioni delle loro fantasie e dei sogni. I risultati hanno evidenziato che si attivano aree specifiche della corteccia celebrale dell'emisfero destro, legate alla creatività e all'immaginazione, solo quando i soggetti rievocano le fantasie e si disattivano durante la rievocazione dei sogni, i quali rimangono incomprensibili anche nella veglia.

domenica 26 aprile 2020

La fantasia al tempo della pandemia-#STEP11

Il coronavirus ha sconvolto totalmente la nostra vita. Quasi nessuno si sarebbe potuto aspettare uno scenario simile. E' uno di quei casi nei quali la realtà supera le più fervide f antasie e ci porta a rivalutare le piccole cose che davamo per scontate. In questo periodo di lockdown "forzato" ci si chiede sempre più spesso , e in particolare i genitori con i bambini , come si possa far passare il tempo.
Un metodo è sicuramente quello di utilizzare la fantasia per inventarsi giochi o storie da raccontare.
Si può cementare il senso di famiglia facendo giochi di società o inventando fiabe e favole da narrare avicenda.
Un'alternativa valida è quella di leggere molti libri. Infatti, grazie all'abilità narrativa degli scrittori si può viaggiare con la fantasia ed entrare nel mondo e nelle azioni raccontate.
In questo periodo vanno anche di moda i tour virtuali che ti portano in diverse parti del mondo attraverso appositi programmi che ripropongono i luoghi come sono normalmente.

venerdì 24 aprile 2020

Fantasia o immaginazione?

Nel loro uso comune i concetti di fantasia e immaginazione tendono ad essere considerati sinonimi.
Tuttavia esistono  sostanziali differenze tra i due termini a partire  dal punto di vista della volontà fino ad arrivare a quello delle emozioni.
Non si compie sforzo alcuno, infatti, a fantasticare e a lasciarsi andare a "sogni ad occhi aperti" mentre l'immaginazione richiede la volontà di creare nello spazio immaginativo determinate situazioni finalizzate ad uno scopo.
Visualizzare richiede quindi uno sforzo di volontà; ma prima di ciò dobbiamo avere in mente l'obiettivo da raggiungere tramite il cosiddetto "Modello ideale", che crea nel piano della realtà il miglior modello per noi.
Prima di momenti impegnativi, come ad esempio gare ed esami, tendiamo a fantasticare alcuni momenti della prestazione. L'atteggiamento ottimista o pessimista che ci caratterizza definirà il tipo di immagine che la fantasia andrà a produrre.
L'immaginzaione, quindi, cerca di orientare verso uno scopo preciso la tendenza naturale al fantasticare.
Quando ci abbandoniamo alle fantasticherie, le nostre emozioni rispondono in modo conforme e ci raccomandano di prendere coscienza del flusso delle nostre fantasie.
Se vogliamo uscire da questo circolo, l'unico modo è quello di trasformare le fantasie in autentica immaginazione, la quale produrrà a sua volta emozioni che verranno utilizzate per produrre una trasformazione interiore.




Uno dei libri che meglio spiega le differenze tra fantasia e immaginazione è il saggio di Anne Wilson "Magical Thought in Creative Writing".
L'obiettivo dell'autrice, come intuibile dal titolo, è lo studio del diverso ruolo che la fantasia e l'immaginazione hanno nella composizione di una stroria.
La Wilson definisce la fantasia come "una forma di pensiero di carattere magico,libera dalle regole e dalla realtà del mondo esterno", mentre l'immaginazione " è volta alla comprensione e all'interazione efficace con il mondo esterno".
Secondo questa spiegazione, la fantasia si muove in una dimensione che basta a sè stessa, perciò è solipsistica ( dal latino solus+ipse; solo sè stesso), ma è anche universale in quanto fa riferimento a sentimenti comuni.
L'immaginazione, invece, rappresenta un ponte tra il mondo esterno e quello interno e collabora con la fantasia. Ma con il rischio che l'impianto razionale della prima, venuto a contatto con quello fantastico della seconda, si snaturi.

domenica 19 aprile 2020

"Grammatica della fantasia"

Lo scorso 14 aprile si sono ricordati i 40 anni dalla morte di Gianni Rodari, scrittore italiano noto tra le altre cose per la sua capacità di interpretare il tema "fantastico" e per il suo essere uno dei principali teorici dell'inventare storie.
La sua opera principale in questo campo è sicuramente la "Grammatica della fantasia", pubblicata nel 1973 e unico testo non appartenente al genere narrativo ma dal contenuto teorico.

L'OPERA
Si tratta di un libro diviso in 45 capitoli che l'autore offre come dice lui stesso << a chi crede nella necessità che l'immaginazione abbia il suo posto nell'educazione>>.
Il titolo, tuttavia, appare paradossale. Come si possono dare delle regole ad un qualcosa che di solito le stravolge, le cambia? Per questo è presente anche un sottotitolo: introduzione all'arte di inventare storie.
E' un' arte per tutti, grandi e piccini, ma che è sicuramente più affine ai bambini che grazie alla propria fantasia possono far nascere storie incredibili.
Nell'opera sono presenti molti esempi pratici sperimentati da Rodari stesso e che danno il titolo a diversi capitoli come per esempio "Il falso indovinello" e "Insalata di favole":
Alla base della "Grammatica della fantasia" c'è l'idea che la creatività non è una qualità innata ma che può essere coltivata poichè creativa è <<una mente sempre al lavoro, sempre a far domande[...], capace di dare giudizi autonomi e indipendenti>>.
In un capitolo del libro, Rodari risponde in modo polemico al cosa serva inventare storie. L'autore afferma che le fiabe servono all'uomo completo perchè se una società basata sulla produttività necessita di fedeli esecutori, strumenti senza volontà, vuol dire che è fatta male e deve essere cambiata; e per cambiarla occorrono uomini creativi, che sappiano usare la loro fantasia. 

sabato 18 aprile 2020

"The Neverending Story"-#STEP10

The Neverending Story
Un film del 1984 di grande successo che venne diretto da Wolfgang Petersen e il cui budget di 25 milioni per la produzione lo fece diventare il più costoso film di produzione tedesca.

venerdì 17 aprile 2020

"Il Carnevale di Arlecchino"-#STEP09

                                "Il Carnevale di Arlecchino",1924-25, "Albright-Knox Gallery"

AUTORE: Joan Mirò
TITOLO OPERA: "Il Carnevale di Arlecchino"
ANNO COMPOSIZIONE: 1924-1925
LUOGO DOVE E' CONSERVATA: "Albright-Knox Art Gallery" (Buffalo)

ANALISI OPERA
Nella realizzazione dell'opera sono evidenti gli influssi della corrente del Surrealismo tanto che fu definita come uno dei capolavori del movimento.
E' distinguibile il gusto per la vivacità cromatica e il senso del fantastico tipico mediterraneo. In questo quadro, Mirò non rappresenta più la realta visibile, bensì il proprio inconscio che fa venire a galla utilizzando uno stile molto marcato che permette all'immaginazione di perdersi nella fantasia.
Nel suo dipinto, possiamo ammirare un gatto, un tavolo, un pesce ed una scala. Dalla finestra, si intravede un triangolo nero che emerge e che simboleggia con tutta probabilità la bellissima Tour Eiffel.
Troviamo inoltre note musicali,oggetti fantastici e un cerchio trafitto da una freccia, a simboleggiare probabilmente un mappamondo.
Elemento rilevante dell'opera è sicuramente la scala a pioli, che ricorre spesso nella rappresentazioni di Mirò e che rappresenta un trampolino di lancio per superare la realtà e andare oltre: è la fantasia.
 

martedì 14 aprile 2020

La fantasia in Platone-#STEP08

Noi sappiamo che Platone rifiuta sia la pesia sia il mito in quanto  fonti di pura fantasia. Tuttavia gli studiosi hanno notato come, in relatà, egli faccia spesso riferimento ai testi poetici e mitici e come quest'ultimi divengano parte integrante di alcune sue opere con diverse finalità come affermato dallo studioso Mario Vigetti.
«Considera per esempio una linea divisa in due segmenti disuguali, poi continua a dividerla allo stesso modo distinguendo il segmento del genere visibile da quello del genere intelligibile. In base alla relativa chiarezza e oscurità degli oggetti farai un primo taglio, corrispondente alle immagini: considero tali in primo luogo le ombre, poi i riflessi nell'acqua e nei corpi opachi lisci e brillanti, e tutti i fenomeni simili a questi. […] Considera poi l'altro segmento, di cui il primo è l'immagine: esso corrisponde agli esseri viventi, alle piante, a tutto ciò che esiste.»

Questo è una porzione di testo del VI libro della "Repubblica" nel quale Platone ritiene che il fegato sia il centro della fantasia e dell'immaginazione di un uomo.

sabato 11 aprile 2020

Il mondo della fantasia-#STEP07

                                                         C’è un mondo diverso,
                                                         che è posto di traverso,
                                                         un mondo secondario,
                                                         abitato da un popolo vario,
                                                         che è fuori dall’ordinario.
                                                         Ci puoi arrivare con il pensiero,
                                                         ma esser lì non puoi davvero
                                                         e nessuno finora
                                                         può esserci stato,
                                                         perchè si tratta
                                                         di un mondo inventato.
                                                         E’ il mondo della fantasia,
                                                         che ti fa volare via,
                                                         immaginando
                                                         o leggendo sui libri di fiabe
                                                         di streghe, fate,
                                                         di maghi, di draghi,
                                                         di orchi affamati,
                                                         castelli stregati,
                                                         sorgenti, cascate,
                                                         foreste incantate
                                                         con querce, castagni e faggi
                                                         e tanti altri personaggi
                                                         che superando
                                                         ostacoli ed impedimenti
                                                         alla fine son sempre felici e contenti.


Questo testo è una poesia scritta da Maria Rosaria Longobardi, in arte "Marylon", e facente parte del libro "Favole in fiore", pubblicato da "La Mongolfiera editrice" nel 2002.
La poesia narra la presenza di un mondo secondario, al quale si può accedere con il pensiero e sul quale nessuno è mai stato. E' il mondo della fantasia che ha la capacità di trasportarti via grazie all'immaginazione e alla lettura di libri.
In questo mondo si possono trovare diversi personaggi tra cui fate,maghi e streghe, che devono affrontare ostacoli ma che alla fine sono sempre contenti.


lunedì 6 aprile 2020

"Il ladro di Nebbia"-#STEP06

"Il ladro di nebbia"è il primo romanzo, pubblicato con Longanesi nel 2015 e vincitore del "Premio Brancati" nel 2016, della scrittrice napoletana Lavinia Petti.
Qui il link per conoscerla meglio:https://www.letturefantastiche.com/lavinia_petti.html

TRAMA
Il racconto si svolge nella città di Napoli e narra la storia di Antonio M. Fonte, scrittore napoletano di fama e successo che vive nei Quartieri Spagnoli insieme alla sua gatta Calliope.
La caratteristica fondamentale del protagonista è quella di non riuscire a distinguere ciò che è reale da ciò che invece non lo è.
Fra le tantissime lettere che ogni giorno riceve dai suoi sostenitori, ne trova una che lo incuriosisce particolarmente in quanto è datata quindici anni prima e il mittente...è lui stesso.
 La lettera accenna ad un uomo che è stato ucciso, forse dallo scrittore stesso, ma Antonio non si ricorda.
 Il giorno del suo cinquantesimo compleanno, il protagonista si perde nei vicoli di Napoli e in un palazzo incontra un ragazzo che ha la mania di raccogliere tutto ciò che gli uomini perdono; tuttavia il personaggio non possiede  solo oggetti smarriti ma anche amori giovanili, speranze, sogni dimenticati e giochi infantili.
Lo scrittore capisce che questo è il posto giusto per risolvere l'enigma della lettera. Ma quella lettera nasconde segreti arcani: una città che cambia aspetto, un viaggio imprevedibile e il mistero di un ladro fatto di nebbia.

FANTASIA
L'elemento fantastico permea la vicenda narrata dall'inizio alla fine con il personaggio stesso che non riesce a distinguere la realtà dalla fantasia.  La vita dell'Antonio cinquantenne si intreccia con i ricordi,i sogni, l'immaginazione di quando era un bambino.
Lo scrittore compie un viaggio surreale per arrivare a Tirnail, dove "tutto smarrisce quando se ne perde il ricordo" e, attraverso l'incontro con personaggi improbabili e trovate di pura fantasia, presente e passato si mescolano continuamente e mutuamente.
Esempi di ciò si possono trovare nell'inconto con il personaggio che raccoglie ciò che gli uomini perdono nel suo Ufficio Oggetti Smarriti o con il ladro di nebbia che gli racconta la sua storia.

RIFLESSIONE
Ho cercato di trovare un testo narrativo nel quale il concetto di fantasia e il suo rapporto con la realtà potesse venire fuori.
Tuttavia, tutti i libri hanno come concetto al loro interno la fantasia in quanto leggendo un buon libro si può riuscire a viaggiare con la fantasia e  ad entrare nelle vicende narrate.


 



giovedì 2 aprile 2020

La fantasia nella pubblicità-STEP#05

Questo video è stato pubblicato dal "Gruppo Mondadori" in questo periodo di emergenza a causa del COVID-19. Attraverso di esso vogliono far passare il messaggio di come, almeno con la fantasia e con la lettura, si possa evadere da questa vita quotidiana che può sembrare monotona e impegnativa.

La psicologia per comprendere la fantasia

La psicologia studia la fantasia solo da un secolo, anche se fa parte di noi sin da quando siamo bambini e tramite la quale pensiamo di rius...