mercoledì 6 maggio 2020

La fantasia nell'ingegneria civile-#STEP13

Secondo Pier Luigi Nervi, in "Scienza o arte dell'ingegnere", " il danno più grave dell'illusione scientifica dell'ingegneria sta nel conseguente inaridimento della fantasia, libertà nella preparazione, sviluppo e valorizzazione dell'intuito costruttivo".
Tuttavia, la fantasia è stato un elemento caratterizzante tutta la storia di tutte le discipline dell'ingegneria, in particolare di quella civile. Il termine ingegneria deriva dal latino ingenium ed originariamente  ingegnere veniva inteso un uomo intelligente, pratico, che sapeva risolvere i problemi.
Ogni singola costruzione e invenzione deriva dalla fantasia e dall'immaginazione dei costruttori che hanno cercato di rendere la vita più semplice con le loro opere.
Parlando di latini, non si può non fare riferimento ai Romani, i quali grazie alla loro immaginazione e fantasia riuscirono a costruire gli acquedotti e le arcate dei ponti, che furono una delle grandi innovazioni di questo popolo.
L'Europa medievale vide un cambiamento radicale nel tasso di nuove invenzioni a livello costruttivo.
Tra queste ci sono le volte a crociera e la gru galleggianti che venivano utilizzate flessibilmente nei porti.
L'uomo cerca metodi più efficienti e veloci per coprire distanze ampie in poco tempo. A questa necessità, l'ingegno umano risponde con l'ideazione e la realizzazione delle ferrovie, le prime delle quali furono costruite in Inghilterra all'inizio del XIV secolo e che utilizzavano trazioni a cavalli.
Successivamente, la fantasia dell'uomo portò alla realizzazione di aeroporti dai quali potessero partire "macchine volanti" capaci di volare nel cielo e compiere viaggi lunghi.


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