domenica 29 marzo 2020

La fantasia nella mitologia-#STEP04

Nonostante la vasta presenza di divinità, nella mitologia greca non esiste un dio della Fantasia e non ci sono templi a lui dedicati. Questo potrebbe stupire; ma lo si può spiegare pensando al fatto che i miti a quei tempi erano cose da prendere sul serio mentre la fantasia era una materia prima come il marmo. E nessuno divinizza una materia prima.
A questo proposito lascio un link:https://melogrande.wordpress.com/2017/01/23/dio-della-fantasia/
nel quale viene affrontata questa tematica.
Anche se non esiste una vera e propria divinità della fantasia il mito greco è percorso in lungo e in largo dagli elementi fantastici. Anzi potremmo anche affermare che gli stessi racconti sono nati dalla fantasia dei loro autori.
Ne troviamo un esempio nell'Iliade di Omero nella quale si narra della guerra di Troia, una battaglia storicamente avvenuta nello stretto dei Dardanelli per motivi commerciali, e che viene miticizzata nell'opera con l'introduzione di divinità che aiutano i due schieramenti.
E' solamente a partire dal V secolo a.C. con Tucidide e Platone che si inizierà a distinguere il ragionamento logico dal mito.


Anche la cultura orientale, in particolare quella cinese e giapponese, presentano tratti fantastici nella loro mitologia. La creatura che meglio ne rappresenta le storie e i miti è sicuramente il drago, la cui figura si crede possa essere stata immaginata sulla scorta dei reperti fossili dei dinosauri e che la sua natura crudele simboleggi la natura ostile contro cui dovettero combattere gli uomini agli albori della civiltà.
Nelle leggende della mitologia antica, i draghi fungono da veicoli o da traino per le grandi divinità, per esempio il Padre d’Oriente e la Regina Madre d’Occidente. Huangdi, l’Imperatore Giallo, sovrano leggendario, avrebbe, per primo, realizzato un tamburo con la pelle di un drago. Questi tamburi dominavano il fulmine, e Pangu, il nano cornuto, colui che metteva ordine nel caos, che è rappresentato sulle mura di Dunhuang mentre è intento a fare il giocoliere in un cerchio di tamburi e dunque simboleggia anche il tuono.



 La mitologia romana presenta anch'essa come elemento fondante la fantasia. La stessa storia della nascita di Roma ha assunto nel tempo contorni mitici e fantastici; questo anche grazie al deisderio dell'imperatore Augusto di nobilitare il passato e dare ragioni "culturali" del suo dominio.
Frutto di questa politica propagandistica e culturale furono in particolare tre opere, ossia l’Eneide di Virgilio (modellata sui poemi omerici, l’Iliade e l’Odissea), gli Annali (chiamati anche Ab Urbe condita libri) di Tito Livio, e le Antichità romane di Dionisio di Alicarnasso.

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